Malattie rare, risultati molto incoraggianti con farmaco orale sperimentale contro Ia fibrosi polmonare progressiva



Grazie ad uno  studio Fibroneer*-Ild, il farmaco sperimentale per somministrazione orale nerandomilast ha raggiunto l'endpoint primario, cioè la variazione assoluta della capacità vitale forzata [mL] (Fvc, una misura della funzione polmonare) dal basale alla settimana 52 rispetto al placebo, in pazienti con fibrosi polmonare progressiva (Ipf). 

La  è una malattia rare che può provocare danni irreversibili ai polmoni e causare anche una mortalità precoce. 

La lettura dei primi dati degli studi Fibroneer* - informa Boehringer Ingelheim - che delinea un profilo di sicurezza e tollerabilità generalmente consistente rispetto allo studio di fase 2 sulla Ipf, con eventi avversi seri o gravi paragonabili a quelli osservati nel gruppo placebo. 

La Ipf colpisce circa 3 milioni di persone in tutto il mondo. Affligge soprattutto gli uomini di età superiore a 50 anni e i pazienti con alcuni tipi di Ild fibrosante non Ipf possono sviluppare anche un fenotipo progressivo detto Ppf. In Ild diverse dalla Ipf. 

La fibrosi polmonare progressiva è definita dal peggioramento dei sintomi respiratori, nonché da evidenze fisiologiche e radiologiche di progressione della malattia. 


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