Autismo e inclusione grazie al reparto corse di Moto Gp

Osvaldo Verri, regista di Moto Gp,  che è partito da Milano ed è arrivato fino all’Himalaya in moto, e Marco Riva, che per oltre  vent’anni anni ha lavorato nel reparto corse Moto Gp di Yamaha, hanno ideato un progetto pilota, promotore di esperienze inclusive attraverso la passione per le motociclette. 

Il progetto, in questione,  è subito piaciuto ai ricercatori dell’Istituto scientifico Eugenio Medea della Nostra Famiglia di Bosisio Parini, ma anche ai centauri della Federazione motociclistica italiana. L’iniziativa coinvolge sei ragazzi con autismo o disabilità intellettive tra i 15 e i 18 anni di età, e altrettanti motociclisti del Moto Club Erba per insegnare loro a pilotare, il funzionamento, la manutenzione e la preparazione delle moto, sotto la strettissima supervisione degli specialisti del Medea. 

"Al progetto partecipano ragazzi che alla neurodiversità affiancano anche difficoltà sociali – spiegano lo psicologo Claudio Lazazzera, referente del progetto, e Giorgio Cattaneo, responsabile del gruppo educatori -. Puntiamo a migliorare le loro abilità manuali e le competenze sociali, grazie al lavoro di gruppo, ma, sul lungo periodo, ci aspettiamo l’acquisizione di nuove competenze e abilità da spendere in ambito lavorativo, per esempio nelle officine in affiancamento ai meccanici". "È necessario fornire alle persone con autismo occasioni di socializzazione e interazione sociale che possano essere importanti per tutta la loro vita, cercando di dare un significato profondo alla parola inclusione. La moto è emozione, interesse, passione… tutte leve fondamentali per raggiungere il nostro difficile ma interessante obiettivo di inclusione", aggiunge Marco Riva. Grazie al sostegno di Ring Mill, è stata inaugurata la vera e propria officina, che fungerà da laboratorio".

ph credit Il Giorno 

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